In Italia lo Smart Working è entrato a regime quale forma di lavoro a tutti gli effetti da solo un paio d’anni. Nonostante il telelavoro fosse presente da molto più tempo, abbiamo sempre sviluppato e mantenuta una sorta di “scetticismo“, faticando a riconoscerlo quale parte integrante della nostra realtà lavorativa.
Poi la pandemia ci ha messi con le spalle al muro, costringendoci a distinguere tra quelle professioni che non possono prescindere dalla presenza e quelle che, invece, possono essere svolte “da casa”.
Questo rende necessarie, in primo luogo, due cose:
- Effettuare un salto di paradigma culturale
- Adeguare la materia con nuove leggi che tutelino lavoratori e aziende.
Questo in Italia. E nel resto d’Europa?
Proprio in questi giorni il Parlamento olandese ha approvato una proposta di legge per rendere il lavoro da casa un “diritto legale”, andando incontro a quella che di fatto è l’evoluzione del mondo del lavoro.
Di questo ne parla lo Psicologo e Psicoterapeuta Marco Vitiello nell’articolo su Il Fatto Quotidiano dal titolo “Smart working, in Olanda diventa un ‘diritto legale’. In Italia continuiamo a chiederci se funziona“.