Pubblichiamo la prefazione di Marco Vitiello al libro “Quando il lavoro fa male“, di Federico Fontana.
Il disagio lavorativo è una condizione di tensione generalizzata che pervade il mondo del lavoro nel nostro paese, ma non solo.
La stragrande maggioranza dei contesti lavorativi, fortunatamente non tutti, è caratterizzata da conflittualità di vario tipo, in cui i lavoratori vivono costantemente uno stato di preоссuраzіоnе rispetto alle relazioni lavorative (questo genera situazioni stressogene spesso non riferibili ad eventi specifici, ma frutto di un сlimа сrоnicаmеnte e patologicamеnte competitivo).
Altresì si stima che circa un milione e mezzo di lavoratori abbia subito e denunciato vessazioni lavorative e che circa cinque milioni di persone sіапо a conoscenza (familiari e conoscenti) di situazioni vessatorie. Siamo di fronte a numeri relativamente bassi, segno evidente che conflittualità e tensione relazionale sul lavoro siano concepite come quasi “normali”.
Possiamo anche dire che la posizione di vessatore e di vessato, in questo stato generale di competizione lavorativa piuttosto aggressiva, sono abbastanza ambivalenti e la possibilità, aperta quasi a tutti, di vestire ogni tanto i panni del “cattivo” nei confronti di un collega, magari l’ultimo arrivato, rende più sopportabile l’eventuale condizione momentanea di vessato.
Altro conto è quando poi la vessazione si indirizza in maniera specifica su un individuo, spesso un capro espiatorio e di questo il presente volume presenta un quadro esaustivo, corredato anche di casi esemplificativi derivanti dall’esperienza professionale dell’autore.
Altra nota di merito riguarda la parte finale del testo, che propone una visione del supporto psicologico in chiave progettuale e di sviluppo per il lavoratore, finalizzata ad una rielaborazione del vissuto lavorativo per individuare nuovi spazi di posizіоnаmеnto delle potenzialità lavorative.
Qui si innesca una possibile integrazione con altri profili di supporto psicologico, riferibili per lo più alla sfera dell’Orientamento Lavorativo dove però diventa indispensabile una fase di accoglienza del disagio, tipico di chi vive già da tempo difficoltà relazionali sul lavoro. L’Orientamento, infatti, è stato per tanto tempo appannaggio solo della fase di preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro, ma oggi possiamo parlare di una emergente necessità di Ri-Orientamento per i milioni di lavoratori che si trovano costretti, per un motivo o per un altro, a cambiare lavoro, e non ѕеmрre ci riescono.
Accogliere il disagio, quindi, ma cercare di sviluppare progettualità nel lavoratore, rispetto alle proprie competenze e ai contesti di lavoro considerabili nel proprio futuro.
Grazie, quindi, a Federico Fontana per questo lavoro anche di prospettiva per una professionalità psicologica integrata e specializzata per il mercato del lavoro.

a cura di Marco Vitiello
Amministratore unico di Studio Saperessere
Coordinatore GdL Psicologia del Lavoro – Ordine degli Psicologi del Lazio
Docente Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Facoltà di Medicina e Psicologia – Professioni Sanitarie – Università “Sapienza” – Roma