Psicologo clinico, formatore, ctp e specialista in disagio nell’ambito lavorativo e di gestione dell’ansia e dello stress. È stato responsabile del servizio sul disagio psicosociale della CGIL di Roma Nord/Civitavecchia. Opera da più di dieci anni nell’ambito delle problematiche sul lavoro in particolare su mobbing, straining, burnout e stress sul lavoro.
Laureato in Psicologia del Lavoro all’Università “Sapienza” di Roma.
Dal 1999 opera nel campo della formazione e dello sviluppo delle risorse umane: i suoi interessi si concentrano soprattutto sul project management, la consulenza individuale e la gestione di team work. È stato consulente e formatore di numerose organizzazioni (appartenenti al mondo aziendale, al terzo settore e alla pubblica amministrazione), svolgendo docenze e attività di ideazione, elaborazione e coordinamento di progetti.
Negli ultimi anni, a causa della grave crisi economica e della situazione di grande precarietà che purtroppo colpisce sempre più lavoratori e lavoratrici, è cambiata notevolmente la visibilità del fenomeno del disagio lavorativo.
Con la nuova riforma, così come sono cambiate le normative e le organizzazioni, anche le forme di disagio in tale ambito stanno mutando.
Si stima che circa un milione e mezzo di lavoratori abbia subito e denunciato vessazioni e che circa cinque milioni di persone siano a conoscenza di tali fenomeni: segno evidente che conflittualità e tensione relazionale sul lavoro siano concepite ormai come situazioni quasi “normali”.
Fino a qualche anno fa, le azioni orientative su persone da ricollocare erano per lo più interventi informativi legati alle opportunità del mercato del lavoro. Oggi queste attività devono, necessariamente, essere supportate da nuove azioni e strumenti a sostegno di un intervento di orientamento che prenda in carico non solo le necessità materiali, ma anche le competenze, le disposizioni naturali, i valori e gli aspetti emotivi delle persone. In tal senso l’obiettivo dei percorsi di riqualificazione professionale sarà il sostegno nei processi di scelta e decisionali sviluppando principalmente competenze auto-orientative, tecniche e trasversali per rendere gli utenti sempre più attivi e responsabili nel proprio progetto di ricollocamento lavorativo.
Attraverso l’analisi del fenomeno e il contesto sociale di riferimento, il corso si propone di illustrare quali sono e come sono cambiate le diverse forme di disagio lavorativo.
Il workshop si propone l’obiettivo di:
Il workshop si svolge in due giornate e ha una durata totale di 16 ore.